Fuggite son tante primavere,
eclissati troppi profumi.
Perchè natura hai fatto,
dei fiori si corta stagione.
Di piangere ho voglia,
ma non posso.
Un uomo sono,
e l'uomo vincere deve.
Ma il tempo non perdona.
Quanto sei bella, ANGELA
e non poterti avere.
Viver lasciami,
nel tuo charme almeno.
I tuoi capelli toccar lasciami.
In mano già un tremore avverto,
m'arriva in gola.
Do gridare erutto,
invaghimento mio a tutti.
Come trepidanti sono,
i tuoi occhi,
la tua voce,
il tuo sorriso.
E averli non poter!
I sogni all'alba si stropicciano.
Non andare.
Quanto bella sei, ANGELA
e non poterti avere.
E' magnifica notte...
A noi strizza e aizza il gufo,
e tutti i notturni animali,
a più non posso tumultano,
per assieme vederci.
Danzano, per noi, le acque del rio.
Lasciati accarezzar ,
in orecchio sussurrare.
Lasciami ubriacare,
nell'odore della tua pelle.
Ti prego,
le mani tienimi,
sol per un momento.
Quanto sei bella, ANGELA
e non poterti avere
Nunzio Di Giulio
Carissimo Nunzio questa poesia è molto struggente, tocca il cuore e lascia molta immaginazione. Complimenti
RispondiEliminaFranco Occhiogrosso
Carissimo Franco un piacere immenso aver letto il tuo commento e sopratutto quello di di tua nipote Angela.Mi sono sbagliato le ho scritto. Un abbraccio Nunzio
EliminaCaro signor Nunzio, dopo aver letto questa poesia, mi viene di definirla il Giacomo Leopardi dei nostri tempi. Le sue righe mi richiamano alla memoria "Alla sua Donna", un componimento in onore di una figura femminile irragiungibile, proprio come nel suo caso. Adoro la musicalita' dei suoi versi, il suo e' un pezzo da leggersi tutto d'un fiato. Le rivolgo i miei piu' grandi complimenti per esprimere la tanta ammirazione.
RispondiEliminaGentilissima,il caso ha voluto che il Suo nome ANGELA, è il nome della protagonista della mia poesia,la ringrazio immensamente, delle Sue alate parole,però La prego,non mi accosti neanche scherzosamente a un genio della poesia come Giacomo Leopardi, si rivolterebbe nella tomba. Sono un vecchio racconta storie terra terra.Se vuole legga il mio racconto "MIRTA", pubblicato anche sul nostro sito dell'Anps,gradirei un Suo gentile commento, anche perchè Suo padre l'ha commentato con molto entusiasmo. Nel contempo colpito dal Suo gentile commento, la mia mente non ha potuto far a meno di elaborare la Sua immagine,e, mi permetta di inviarLe in dono pochi versi.Spero siano graditi.
RispondiEliminaDedicato a ANGELA OCCHIOGROSSO:
""Quando basso cala il sole,
nulla,abbagliati a orizzonte si distingue.
Se Lei appare,
a veder si riuscirebbe,
beltà Sua.
Dacchè di natura alcuna sforza,
offuscare la può.
Cordialità
Nunzio Di Giulio
Gentilissima Angela, ho scritto Suo padre, l'età fa brutti scherzi, Suo gentilissimo Nonno.Cordialità.Nunzio Di Giulio
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