La sezione ANPS di Canoda di Puglia di distingue per volontariato ed assistenza
prendendo a cuore alcune aree verdi della città rendendole vivibili sotto il profilo
dell'igiene e della pulizia in favore della cittadinanza.
Complimenti al presidente Paolo Zingarelli, promotore dell'iniziatva.
AREE VERDI E GILLET… CREMISI In un periodo travagliato dominato da gillet gialli francesi, blu pro tav, italiani e arancioni in ambito regionale, causa i disagi dell’agricoltura pugliese, danneggiata fortemente da gelate e xylella, a partire da febbraio, a Canosa di Puglia,è divenuta ormai consuetudine il raduno dei gillet cremisi dell’Associazione Nazionale della Polizia … Niente di drammatico, tuttavia ! Già …POLIZIA ,che per strana assonanza somiglia ad un altro termine, “PULIZIA”. Pulizia di alcune aree verdi che l’Associazione Nazionale della Polizia, mossa dallo spirito dinamico del Presidente , Paolo Zingarelli e di un nutrito stuolo di volontari in collaborazione con l’amministrazione comunale, rappresentata dal consigliere comunale, Francesco Cignarale, sta conducendo ,ormai di consueto ,ogni sabato mattina presso la zona di Via Balilla. Armati di scope, palette e buste ed animati da un profondo spirito ecologico ,che si manifesta apertamente attraverso l’evangelico principio del “ Gratuitamente date e gratuitamente ricevete”, i soci ANPS, composta da poliziotti in congedo, poliziotti in servizio e soci simpatizzanti di varie categorie sociali,stanno portando avanti un progetto iniziato anni fa in collaborazione con alcuni richiedenti asilo , nella cura e nella bonifica di alcune aree verdi, profondamente deturpate dall’incuria e dall’inciviltà . “Come Associazione della Polizia , conduciamo una duplice azione di pulizia ambientale e di rispetto della legalità, ed il tutto senza scopo di lucro , donando parte del nostro tempo libero per la cura del nostro territorio”- replica il presidente Paolo Zingarelli, commissario in pensione e Presidente dell’Associazione della Polizia. Grazie al suo dinamismo ed alla sua incommensurabile generosità, l’ANPS di Canosa di Puglia si è prodigata in numerose iniziative a scopo volontario, dal progetto nelle scuole contro il cyber bullismo al servizio d’ordine presso le scuole elementari, sino alla custodia ed alla vigilanza del Museo dei Vescovi di Canosa. “Polizia” è sinonimo di legalità, di custodia, di protezione , ma anche di salvaguardia del territorio e dell’ambiente , perché i “fratelli di giubba” non sono solo angeli protettori , in riferimento al Santo custode, l’Arcangelo Michele, ma anche i custodi ed i tutori dell’ambiente oltre che dell’ordine
Paolo Zingarelli
24/02/19
12/02/19
FESTA DI SAN SABINO DA CANOSA 9 FEBBRAIO 2019
Cattedrale di San Sabino
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Sabino di Canosa
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San Sabino di Canosa | |
---|---|
Statua di San Sabino a Canosa di Puglia | |
Vescovo
| |
Nascita | 461 |
Morte | Canosa di Puglia 9 febbraio566? |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Santuario principale | Cattedrale di San Sabino, Canosa di Puglia |
Ricorrenza | 9 febbraio, 1º agosto |
Patrono di | Torremaggiore, Bari, Canosa di Puglia |
Sabino, o Savino (Savinus in latino) (461 – 9 febbraio 566), venerato come santo dalla Chiesa cattolica, fu vescovo di Canosa dal 514.
Indice
Biografia
Visse tra la fine del secolo V e la metà del VI, immediatamente dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente e fu inviato come legato pontificio a Costantinopoli per due volte, nel 525 e nel 536, sotto il papato rispettivamente di Giovanni I e Agapito, che perse la vita in quel viaggio.
Costruttore di chiese ed edifici, seguendo la disciplina benedettina dell'Ora et labora, dopo circa 52 anni di episcopato, Sabino morì il 9 febbraio del 566.
Il culto
Amico di Benedetto da Norcia, al quale espresse le preoccupazioni sulla discesa del re ostrogoto Totila nella penisola italica, secondo la leggenda agiografica riuscì a salvare Canosa di Puglia dalla minaccia di quest'ultimo. Si narra infatti che Totila volle testare le doti profetiche del vescovo (548), ormai vecchio e cieco. L'invasore, spacciandosi per servitore, gli offrì un calice di vino, ma Sabino non si fece trarre in inganno, impressionando Totila che rinunciò al saccheggio.
Non fu l'unico "evento mistico" del vescovo Sabino: un'altra leggenda narra che un geloso arcidiacono tentò di avvelenarlo: egli bevve l'intruglio, ma non morì; a perire fu infatti il prelato che aveva attentato alla vita del santo. Perciò la liturgia lo raffigura come protettore dai veleni.
In tarda età fu ammalato di fegato e si rifugiò a Montemilone, provincia di Potenza per bere l'acqua della fonte.
La salma fu traslata nell'attuale Cattedrale di Canosa il 1º agosto di un anno imprecisato dell'VIII secolo dal vescovo Pietro.
San Sabino è venerato a Canosa, Bari (a cui sono dedicate le rispettive cattedrali), Torremaggiore, Furci e Montemilone
In occasione della solenne processione per le vie cittadine, ha partecipato un contingente
della sezione ANPS di Canosa capeggiato dal Vice presidente Filippo Bonasia unitamente
a personale del locale Commissariato di Polizia diretto dal Dirigente Dr.Raffaele FIANTANESE.
Presidente Paolo Zingarelli
In occasione della solenne processione per le vie cittadine, ha partecipato un contingente
della sezione ANPS di Canosa capeggiato dal Vice presidente Filippo Bonasia unitamente
a personale del locale Commissariato di Polizia diretto dal Dirigente Dr.Raffaele FIANTANESE.
Presidente Paolo Zingarelli
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